Non è una novità, molte moto escono di serie con sospensioni inadeguate.
In alcuni casi la taratura è davvero inaccettabile anche per una guida molto tranquilla, dato che le prestazioni brillanti anche su moto medio/piccole richiederebbero una ciclistica proporzionata.
La serie F800GS non fa eccezione dato che, seppure il mono Sachs è un componente onesto, la forcella Marzocchi Shiver USD 45 (sostituita da WP da 43 dal 2013) da cui deriva quella della BMW è stata privata di tutti i registri di taratura e sia stata lasciata troppo morbida per una moto di 200kg, rendendola a volte pericolosa.
L'argomento è noto e molti sono corsi ai ripari in due modi:
-nel modo più classico: sostituzione molle e idraulica con cartucce regolabili disponibili da più produttori blasonati
-nel modo più tecnico: ripristino dell'idrauica Shiver originale, prendendola da una Marzocchi 45 di recupero (esempio da Husqvarna o Gas Gas) e trapiantandola nella forcella originale, guadagnando i registri di estensione e compressione. Manca il precarico molla per cui bisogna scegliere bene quale costante elastica deve avere la molla installata e giocare con gli spessori. Vanno anche torniti i piedini originali della BMW perchè al posto della piccola brugola da 8 che stringe i pompanti devono ospitare il grosso registro filettato della compressione.
Queste due modifiche sono state ampiamente trattate sul web e non serve scrivere l'ennesima guida a riguardo, anche perchè avevo in mente un progetto diverso e più ambizioso.
L'avantreno originale della F650GS Twin era la classica forcella tradizionale monodisco con pinza flottante. In pratica la dotazione che sarebbe inadeguata anche a un 125 moderno.
Inizialmente avevo aggiustato in modo soddisfacente la taratura della forcella con molle più dure, spessori di precarico e olio più viscoso. La moto su strada si comportava molto bene anche nella guida "sportiva". la frenata originale però era davvero scarsa anche con pasticche più mordaci.
Ho così deciso di sostituire le forcelle da 41 con quelle rovesciate da 45 della 800, così da avere la frenata a doppio disco e una forcella "più evoluta". Ho messo il cerchio di una F750GS, che ha lo stesso disegno e dimensioni, ma ha appunto due dischi invece di uno. Ho dovuto solo sostituire i cuscinetti per adattarli al perno diverso e fare dei distanziali idonei.
Il risultato è stato soddisfacente a metà: la frenata seppur non da SBK è diventata molto buona, le forcelle della 800 però erano inadeguate, e anche indurendo le molle non davano più il feeling che avevo prima con la forcella piccola tarata bene. La moto risultava troppo alta per le mie esigenze, cambiando le quote che prima erano ideali. Aumentava di conseguenza anche il carico sul mono (ohlins) che prima era perfetto e ora era più cedevole. Mi ritrovavo più lento e pesante nei cambi di direzione e "cammellavo" nelle S nel misto stretto. Non avevo più il "motardone" gustoso di prima, anche se avevo finalmente una moto che frenava.
Lo step successivo era la famosa modifica con trapiando dell'idraulica Shiver. Durante questa operazione avrei potuto anche accorciarne la corsa per ri-abbassare la forcella al livello della forcella originale (85cm da perno a tappo invece dei 91cm della F800GS) con cui mi trovavo meglio.
Avrei dovuto svitare i piedini dagli steli per farli tornire, e qui mi è venuta l'idea di modificare/sostituire anche quelli, per poter mettere pinze a pistoni contrapposti o addiritura radiali.
C'è poco da fare, per la marzocchi da 45 della F800GS non si trova molto oltre le cartucce e le molle. L'idea di montare pinze a 4 pistoni contrapposti al posto delle flottanti, per avere una frenata più efficace si complicava perchè non si trovano adattatori e tantomeno piedini radiali aftermarket e toccava cercare il mago del tornio per farsi fare degli adattatori per le pinze.
Ho fatto alcune ricerche e ho constatato che alcune moto recenti come la Honda CRF1000 montano pinze 4P ad attacco radiale su una Showa da 45 con dischi da 310mm. La F800GS li ha da 298mm e io ero già passato ai 305mm della F750GS quindi giocando con degli spessori si poteva adattare anche il diametro diverso.
Ho trovato fortuitamente i piedini usati della Showa, ho buttato per scommessa 120€ e ho provato ad avvitarli sullo stelo della Shiver 45 che mi ero procurato per canibalizzare la sua idraulica. Il filetto è uguale, si avvita senza problemi ... SI - PUO' - FARE!!! [cit.]
A questo punto sarebbe bastato smontare la forcella Marzocchi BMW, svitare i piedini originali dagli steli e avvitare i piedini radiali Showa, dopo averli fatti tornire per ospitare l'idraulica di una Shiver completa.
Inizialmente avevo trovato una Shiver Husqvarna a 4 soldi perchè messa male esternamente,
I diametri di fissaggio sono 58/54 invece di 57/54 quidi non potrevo neanche provarla, ma mi interessava solo prendere l'idraulica interna.
Poi in realtà ho usato questi pezzi per studio e prove varie per capire come funzionava questa idraulica e come fare a modificare i pompanti per il mio trapianto.
Successivamente ho trovato una Shiver di un GAS GAS un buone condizioni generali, tutta nera, compresa la cromatura black delle canne e con le stesse misure della forcella originale. Ho cosi deciso di non toccare più la forcella BMW e di lasciarla da parte, facendo tutto il lavoro sulla GAS GAS e ottenendo un effetto finale tutto nero (foderi-steli-piedini) che era esteticamente più piacevole sulla mia moto.
In effetti ci sono alcune differenze, o meglio i diametri dei foderi sono uguali (57/54mm) ma fodero e steli sono più corti (57 vs 61cm il fodero e 60,5 vs 63,5cm lo stelo), che a parità di lunghezza della forcella significa che c'è una minore sovrapposizione stelo/fodero, adeguata all'uso su una moto più leggera.
Per fare una cosa ben fatta ho preferito riportare la sovrapposizione al livello della originale, accorciando di fatto la forcella di 5cm con un fondocorsa sul pompante, e limitando la sua escursione da 250mm a 200mm che per me è ottimale visto l'uso prettamente stradale.
Anche la battuta dello stelo sul tappo va spessorata perchè il piedino Showa è più alto e sbatterebbe sul paraolio a fondo corsa
Alla fine ho deciso che facendo un intervento così invasivo dovevo portare tutto al top, quindi agire su forcella e freni in modo completo.
- la forcella doveva essere la GAS GAS tutta nera accorciata a 88cm (una via di mezzo tra 85 e 91 che potevo eventualmente sfilare ulteriormente)
- Molle Rinaldi 480mm con K 0,7 (poi sostituite con K-tech da 445mm con K 0,75 per compensare l'accorciamento della forcella).
- piedini radiali della CRF1000 torniti per ospitare il registro di compressione (3 diametri interni da allargare)
- pinze radiali. Inizialmente volevo montare le Nissin della Honda per semplificarmi la vita, poi ho deciso per le Brembo della R1200GS (K50) con pistoni ancora più grandi e in linea con il design e il brand della moto.
- dischi da 320mm della R1200R, dato che gli attacchi sono uguali e potevo sfruttarli mettendo solo un distanziale sulla pinza
- mantenimento della pompa da 15 originale per avere la frenata potente ma sempre modulabile, gestibile e adeguata al tipo di moto
- sostituzione del parafango originale con quello Honda della CRF1000 dato che gli attacchi sono tutti sul piedino e sono diversi
la parte tecnicamente più impegnativa era rendere idonei i piedini per ospitare l'idraulica marzocchi.
Andavano torniti su 3 diametri interni, quello in cui entra il tappo-registro di compressione dall'esterno (circa 31mm), quello in cui fa tenuta con l'o-ring (28mm) su ho aggiunto anche un anello di rame per maggior sicurezza e quello in cui entra il tubo del pompante da 30mm .
I pompanti Marzocchi hanno diametro maggiore di quelli Showa (a memoria mi sono da 26mm interni contro i 20mm). Il risultato finale della lavorazione è visibile in foto
Prima di accoppiare lo stelo con il piedino andava assicurata la tenuta idraulica tra i due.
Purtroppo ho dovuto smontarli due volte perchè la prima volta non ho valutato adguatamente alcune differenze e tolleranze e il piedino ha iniziato a perdere olio. Ho dovuto così modificare il porta anello che sta tra il piedino e lo stelo e usare un sigillante apposta sulla filettatura (Loctite 542) che prima non avevo usato.
Infatti in fondo alla filettatura del piedino Marzocchi c'è una ampia banda su cui l'anello fa battuta,
mentre sugli Showa è più sottile e di diametro lievemente maggiore.
Ho dovuto per cui tornire la base del supporto anulare degli o-ring per abbassare il punto di tenuta e usare oring lievemente più grossi da montare con lieve interferenza. La lavorazione del pezzo si capisce meglio nella foto sotto con la parte finale asportata e l'anello da 2,5mm di sezione invece di 1,8mm
Dopo aver preparato gli steli restava da accorciare la corsa dei pompanti per riportare la forcella alle quote che desideravo e quindi avrei potuto riasemblare l'idraulica e avvitare i pompanti sul piedino pronto.
Sono stati necessari 3 distanziali nuovi per ogni forcella:
- 1 da 5cm per il pistone dell'idraulica per accorciare di 5cm la forcella (diametro 12,5x18mm)
- 1 da 2cm per riportare al corretto precarico la nuova molla da 445mm (prima era da 6cm) diametro 30x40
- 1 da 25mm per mandare a battuta lo stelo contro il tappo del fodero ed evitare che il paraolio batesse contro il piedino a fondo corsa (diametro 46x41
A parte il primo che è stato realizzato in alluminio gli altri 2 distanziali sono banalmente due tubi di teflon del giusto diametro e lunghezza
Una volta rimontato il pompante il resto è semplice come una comune revisione della forcella.
Paraoli nuovi SKF, distanziale, molla nuova, olio 10W in quantità corretta dato che abbiamo accorciato la forcella e ridotto il volume totale. Ho calcolato 600cc invece dei 670cc prescritti per questa forcella, contro i 765cc della Marzocchi originale della BMW.
Forcella finita e pronta per essere montata al posto della altre, per l'altro gambo la procedura è la stessa.
Come dicevo all'inizio, la parte stimolante della modifica della forcella non era solo guadagnare una sospensione migliore con una idraulica regolabile, ma anche avere dei freni potenti e modulabili come mai avevo osato sperare ai tempi del monodisco con la pinza flottante da scooter.
Finalmente tutto si concretizza con le ottime Brembo di una R1200R accoppiate ai dischi da 320mm sempre presi da una 1200 stradale.
Gli adattamenti sono stati relativamente semplici perchè i fori di fissaggio sono uguali a quelli del cerchio F750GS e ho dovuto solo mettere i distanziali sotto le pinze per portarle al corretto diametro di lavoro sui dischi e altri tra dischi e cerchio per allargarli al corretto centraggio nel canali delle pinze.
la ruota è stata montata sul perno della CRF1000 quindi compatibile con i piedini (i diametri sono gli stessi del perno della F800GS ma con una svasatura diversa), dopo aver fatto i distanziali corretti per centrarla perfettamente tra gli steli.
Chi avrà letto la storia fino a qui avrà pensato "si bello, ma quanto ti sarà costato? hai speso più del valore della moto!"
E allora facciamo due conti insieme, tenendo conto che ho fatto tutto con pezzi usati anche se in ottime condizioni (ovviamente).
- forcella Marzocchi Shiver 45 da GAS GAS 300EC usata 230€
- piedini da forcella Showa 45 da CRF1000 usati 120€
- tornitore e distanziali vari 120€
- paraoli e parapolvere SKF nuovi 58€
- olio bardahl XTF 10w 22€
- pinze brembo radiali usate 100€
- dischi brembo 320mm usati 150€
- perno ruota CRF1000 20€
- ruota anteriore F750GS usata 400€
- parafango CRF1000 e verniciatura nera 130€
Totale 1380€, vale a dire lo stesso prezzo delle sole cartucce ohlins TTX da infilare nelle sue forcelle originali, o del solo mono ohlins che ho dietro.
Non è certo una cifra esigua, ma spesa un po' alla volta è stata sicuramente più sostenibile. Soprattutto non ha prezzo avere fatto in autonomia una moto unica che mi da soddifazione alla guida 😥
Alla fine ho mantenuto i tubi freno originali anche se probabilmente li sostituirò con una Y diretta come sulle R1200.
Sto ancora giocando con le regolazioni della forcella per trovare l'equilibrio migliore e non escludo di sfilare di alcuni mm la forcella ma già così si comporta bene.
la frenata è potente ed efficace con un minimo sforzo, ma la devo finire di regolare per avere anche la corretta modulabilità nelle piccole frenate e correzioni.
La modifica nel mio caso è orientata all'uso stradale con cerchio da 19" perchè la mia base di partenza è una F650GS Twin
Per chi parte da una F800GS il lavoro/spesa non cambia. Forse non serve neanche cambiare cerchio e basta spessorare i dischi sul mozzo per centrarli alla distanza corretta per lavorare nelle pinze. Eventualmente non serve accorciare la corsa e può essere preferibile una molla con K diverso e relative tarature. Volendo fare una modifica più completa si potrà sostituire il cerchio originale con il 21" della CRF1000 (tenendo anche le pinze Nissin e dischi da 310mm) o con quello di una F850GS se vi piacciono i tubeless a raggi tangenziali e volete mettere le Brembo radiali con i dischi da 320mm della R1200R.
Grazie della lettura e spero di essere stato utile a chi progetta di migliorare le sue forcelle 😉
Se hai una F800GS (o F650/700GS) puoi anche partecipare alle discussioni sul gruppo FB dedicato QUI
Ultimi commenti
04.12 | 22:43
ciao, si SMART IAT è disponibile e apprezzata anche su tutta la serie 1290 e puoi richiederla sullo shop online dal menù in alto
04.12 | 21:35
Salve ho la superduke 1290 anno 2022 euro 5 è possibile sostituire il sensore iat con quello do vostra produzione?
01.12 | 12:30
come per ogni moto sostanzialmente...
01.12 | 11:56
quindi è necessaria una smart iat specifica?